"Proprio come una goccia d'acqua appartiene all'oceano, l'attimo appartiene all'eternità . Si fa una foto da guardare e si conserva un pezzo di tempo, cioè un momento a cui tornare." - George Oddner
Georg Oddner era un batterista jazz di fama internazionale quando scoprì la fotografia. Iniziò come assistente del fotografo di moda Richard Avedon a New York nel 1950. Nel 1951 si trasferì da Stoccolma a Malmö. Il 1955 fu un po' l'anno "di Jojje". Durante i viaggi in Sud America e in Unione Sovietica, scattò una serie di fotografie famose. Nel 1956 lo aspettavano nuovi viaggi in India e Giappone, tra gli altri, e la mostra separata "Viaggio fotografico" al Museo di Malmö.
Georg Oddner ha lavorato anche con il cinema, spesso insieme al suo amico Jan Troell. Aveva radici russe, di cui parla il suo secondo nome Mirsky ("pacifico"), e nel corso degli anni ha avuto uno sviluppo inquieto.
La fotografia di Georg Oddner trasmette una varietà di emozioni e riflessioni, grazie alla sua capacità di coniugare raffinati elementi estetici con una profonda sensibilità umana. Ecco alcuni aspetti chiave di ciò che le sue fotografie riescono a trasmettere:
Eleganza e Raffinatezza: Le sue fotografie di moda sono caratterizzate da un'eleganza senza tempo. Oddner ha saputo catturare la bellezza dei suoi soggetti in modo sofisticato e stilisticamente impeccabile, creando immagini allo stesso tempo classiche e innovative.
Profondità psicologica: nei suoi ritratti, Oddner è riuscito a penetrare oltre la superficie, rivelando l'essenza delle persone fotografate. I suoi soggetti appaiono spesso contemplativi, riflessivi o emotivamente carichi, offrendo agli osservatori una finestra sulla loro anima.
Condizione umana: le sue fotografie documentarie esplorano temi universali come la povertà , l'industrializzazione e la vita quotidiana. Oddner ha saputo trovare bellezza e dignità in situazioni spesso difficili, rendendo visibile l'umanità in contesti vari e complessi.
Contrasti e Atmosfere: Le immagini di Oddner giocano spesso con forti contrasti e un sapiente uso di luci e ombre, creando atmosfere intense e suggestive. Questa tecnica gli permette di aggiungere una dimensione drammatica e misteriosa alle sue opere.
Raccontare storie: ciascuna delle fotografie di Oddner sembra raccontare una storia. Che si tratti di un ritratto, di una scena di vita quotidiana o di un'immagine di moda, c'è sempre una narrazione di fondo che invita lo spettatore a riflettere e immaginare il contesto e la storia dietro l'immagine.
Salvatore Da Cha'
Alcuni scatti presi dal sito ufficiale
Collezioni con fotografie di Georg Oddner si trovano, tra gli altri, presso la Fondazione Hasselblad (contattare Cecilia Sandblom, cecilia.sandblom@hasselbladfoundation.org ), Magasin III ( info@magasin3.com ) e presso l'Abecita Art Museum ( info@abecitakonst. se ).
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